C L I E N T // Dynami Sas
G R A P H I C S // Carlo Moschettoni
Breve spiegazione:
“Le caratteristiche che hanno reso celebre la statua Discobolo di Mirone sono facilmente intuibili guardando la sua particolarissima composizione armonica: ponendosi di fronte alla statua, è possibile (mentalmente) tracciare un arco, che passa direttamente dalla mano che regge il disco, fino al piede piegato; oltre a questa, si può tracciare una seconda linea a serpentina che trova la sua origine dalla testa e che poi attraversa il corpo, fino a giungere all’altro piede poggiato a terra.
Nel Mirone Discobolo la resa del movimento è un ulteriore dato che ha contribuito a rendere eccezionale questa statua: tale aspetto, è stato messo in risalto nel particolare del braccio teso con il disco, pronto a ruotare per lanciare quest’ultimo e sprigionare tutta la forza accumulata.
Il movimento preparatorio per il lancio del disco, sembra far perdere l’equilibrio all’atleta, ma non è così.
Il protagonista riesce a tenersi in piedi grazie alla forza dell’altro movimento generato dalla sua stessa posizione, che lo fissa a terra e gli permette di rimanere stabile.
Il Discobolo statua di Mirone costituisce un punto di svolta fondamentale per la statuaria greca: i due movimenti citati in precedenza, non devono essere intesi come delle forze contrastanti, anzi, al contrario; l’equilibrio finale dell’atleta è donato una somma di forze, le quali, unite tra loro danno come risultato, la stabilità del protagonista.“

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